Domando a chi la sa più lunga: molto spesso ,durante nevicate o in attesa di esse, si parla di 'colonna satura'.
Non ho mai capito bene cosa si intenda.Per colonna si intende il profilo verticale ,ma 'satura' a cosa si riferisce? Ho solo capito che inibisce la neve
Qualcuno riesce in parole povere a spiegarlo?
Colonna satura
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Re: Colonna satura
Da quanto ne so si parla di colonna satura quando ormai l'umidita' su tutta la colonna ha raggiunto il massimo.
Correggetemi se sbaglio
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- Davide
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Re: Colonna satura
whitesnow12 ha scritto: ↑gio dic 10, 2020 10:43 amDa quanto ne so si parla di colonna satura quando ormai l'umidita' su tutta la colonna ha raggiunto il massimo.
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Re: Colonna satura
L'effetto di una colonna satura è che vede preponderante il calore sensibile ed assente il calore latente.
Il calore sensibile è quello che si trasmette in modo diretto, la quantità di energia che si trasmette in modo diretto per variazione di temperatura.
In una colonna satura la nostra goccia d'acqua che cade dal cielo assumerà la temperatura della massa d'aria che attraversa, se per ipotesi al suolo nell'aria ci sono 5°C arriverà a 5°C.
Il calore latente è invece quello che coinvolge le transizioni di fase, quindi la condensazione, l'evaporazione, la sublimazione e la solidificazione.
In una colonna d'aria non satura con precipitazioni i trasferimenti di energia avvengono solo in parte per trasferimento diretto (sensibile) ed in parte per cambio di stato per sublimazione ed evaporazione (latente).
Più l'umidità è bassa più calore sarà trasferito per calore latente, parlando di precipitazione una parte sublima o evapora a seconda dello stato raffreddando la massa d'aria ma aumentandone l'umidità, quindi abbassando la temperatura.
Anche il cambio di stato da solido a liquido porta ad un assorbimento di temperatura dalla massa d'aria.
Quindi in presenza di precipitazioni una massa d'aria secca si raffredda in modo cospicuo mentre una massa d'aria satura per temperatura resta tale o quasi (in realtà si raffredda leggermente lo stesso per trascinamento dall'alto più freddo verso il basso più csldo ma occorrono precipitazioni davvero cospicue per attivare questa trasmissione di calore sensibile tra fluido neve/acqua ed aria)
Ps: ho scritto a posta fluido neve/acqua anche se il ghiaccio è un solido per semplificazione cognitiva
Il calore sensibile è quello che si trasmette in modo diretto, la quantità di energia che si trasmette in modo diretto per variazione di temperatura.
In una colonna satura la nostra goccia d'acqua che cade dal cielo assumerà la temperatura della massa d'aria che attraversa, se per ipotesi al suolo nell'aria ci sono 5°C arriverà a 5°C.
Il calore latente è invece quello che coinvolge le transizioni di fase, quindi la condensazione, l'evaporazione, la sublimazione e la solidificazione.
In una colonna d'aria non satura con precipitazioni i trasferimenti di energia avvengono solo in parte per trasferimento diretto (sensibile) ed in parte per cambio di stato per sublimazione ed evaporazione (latente).
Più l'umidità è bassa più calore sarà trasferito per calore latente, parlando di precipitazione una parte sublima o evapora a seconda dello stato raffreddando la massa d'aria ma aumentandone l'umidità, quindi abbassando la temperatura.
Anche il cambio di stato da solido a liquido porta ad un assorbimento di temperatura dalla massa d'aria.
Quindi in presenza di precipitazioni una massa d'aria secca si raffredda in modo cospicuo mentre una massa d'aria satura per temperatura resta tale o quasi (in realtà si raffredda leggermente lo stesso per trascinamento dall'alto più freddo verso il basso più csldo ma occorrono precipitazioni davvero cospicue per attivare questa trasmissione di calore sensibile tra fluido neve/acqua ed aria)
Ps: ho scritto a posta fluido neve/acqua anche se il ghiaccio è un solido per semplificazione cognitiva
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Re: Colonna satura
Grazie mille, penso di aver colto il meccanismo. ..È sempre legato a questi fattori fisici quindi che quando siamo al 'limite' e piove si spera che le precipitazioni siano forti per poter vedere neve...giusto?
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Re: Colonna satura
Si, a colonna satura e senza repentini cambi della massa d'aria la possibilità di trasformazione da a neve al suolo sta solo nel trascinamento verso il suolo dello 0 termico dovuto a forti precipitazioni.
Con forti precipitazioni il processo di fusione da solido a liquido assorbe energia dall'aria e gradualmente abbassa di quota verso il suolo il limite dello 0° termico, creando quella che viene chiamata omotermia di precipitazioni.
Affinché questo accada occorre però che non ci siano ricambi della massa d'aria, cioè nessuna iniezione di aria calda.
La situazione si crea quindi quando la direzione delle correnti d'aria e l'orografia a monte induca il flusso umido a sollevarsi senza interferire con la massa a quote più basse.
In queste condizioni (tipiche del Ticino e Varesotto con l'ostro oppure con il Cuneense con lo scirocco) si osserverà che al suolo le correnti d'aria fino a certe località sono calde e abbastanza tese, poi si crea una linea dove le correnti sono opposte e fredde. Accade che le correnti d'aria umide e calde causa corona montuosa alle spalle si sollevino per stau, se non sono impetuose il sollevamento è lento e costante portando una parte di questa corrente alzatasi e quindi condensata e raffreddata a ridiscendere anche a soprovento della catena montuosa, quindi al suolo le correnti d'aria saranno opposte rispetto al flusso d'aria reale.
Neve da tau con omotermia e 0° termico dai 2000 metri fino ai 200 metri della zona laghi del Varesotto e nell'Ossola mentre a Cima Grappa piove con + 2°C, ma la massa d'aria è la stessa.
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Re: Colonna satura
Ok grazie.Interessante e comprensibile anche per un ignorante in materia come meLesmometeo ha scritto: ↑sab dic 12, 2020 2:04 pmSi, a colonna satura e senza repentini cambi della massa d'aria la possibilità di trasformazione da a neve al suolo sta solo nel trascinamento verso il suolo dello 0 termico dovuto a forti precipitazioni.
Con forti precipitazioni il processo di fusione da solido a liquido assorbe energia dall'aria e gradualmente abbassa di quota verso il suolo il limite dello 0° termico, creando quella che viene chiamata omotermia di precipitazioni.
Affinché questo accada occorre però che non ci siano ricambi della massa d'aria, cioè nessuna iniezione di aria calda.
La situazione si crea quindi quando la direzione delle correnti d'aria e l'orografia a monte induca il flusso umido a sollevarsi senza interferire con la massa a quote più basse.
In queste condizioni (tipiche del Ticino e Varesotto con l'ostro oppure con il Cuneense con lo scirocco) si osserverà che al suolo le correnti d'aria fino a certe località sono calde e abbastanza tese, poi si crea una linea dove le correnti sono opposte e fredde. Accade che le correnti d'aria umide e calde causa corona montuosa alle spalle si sollevino per stau, se non sono impetuose il sollevamento è lento e costante portando una parte di questa corrente alzatasi e quindi condensata e raffreddata a ridiscendere anche a soprovento della catena montuosa, quindi al suolo le correnti d'aria saranno opposte rispetto al flusso d'aria reale.
Neve da tau con omotermia e 0° termico dai 2000 metri fino ai 200 metri della zona laghi del Varesotto e nell'Ossola mentre a Cima Grappa piove con + 2°C, ma la massa d'aria è la stessa.