Conte e grillini nessuna fase 2
Inviato: lun apr 27, 2020 7:58 am
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Condivido sul fatto delle regioni....preoccupa il Piemonte.ernest ha scritto: ↑lun apr 27, 2020 9:08 pmTornano a lavoro 4 milioni di persone ufficialmente,un po' di differenza c'è ...ma qua è tutto un po incasinato tosi..qua ci sono regioni che hanno gestito bene il contagio,regioni che sono ancora in difficoltà, regioni che fanno ordinanze restrittive e altre che fanno contro -ordinanze ,vescovi che si lamentano per le messe ,calciatori che piangono e via dicendo..Io non ho mai avuto simpatia x i m5s,ma accontentare tutti mi sembra pura utopia,per cui un po' di credito a Conte per ora continuo a darlo.
Ora tutti sono per il riaprire-tutto...non oso immaginare se per caso ,e spero di no, fra un mese siamo punto e a capo.
concordoLesmometeo ha scritto: ↑lun apr 27, 2020 9:58 pmInutile farsi illusioni, con questo virus dobbiamo conviverci per altri mesi, però conviverci con le giuste precauzioni e disciplina individuale si può, anche riaprendo tutto o quasi.
Dpi e disciplina individuale, responsabilità individuale e di gruppo, conoscenza, formazione e materiali.
Il virus non è invincibile, tutt'altro, vinciamo noi.
Ma dobbiamo anche crederci e sapere cosa fare.
E questo governo non sa cosa fare.... omuncoli.DavideBassano ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 8:24 amconcordoLesmometeo ha scritto: ↑lun apr 27, 2020 9:58 pmInutile farsi illusioni, con questo virus dobbiamo conviverci per altri mesi, però conviverci con le giuste precauzioni e disciplina individuale si può, anche riaprendo tutto o quasi.
Dpi e disciplina individuale, responsabilità individuale e di gruppo, conoscenza, formazione e materiali.
Il virus non è invincibile, tutt'altro, vinciamo noi.
Ma dobbiamo anche crederci e sapere cosa fare.
La questione è diversa .. se non apri la gente morirà di fame non del virus ...ora sappiamo come gestire la pandemiaernest ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 11:29 amBoh...fino a pochi giorni fa "bisogna chiudere tutto, #io resto a casa, gente che minacciava dal terrazzo se vedeva qualcuno per strada,tutti a lodare l'inaspettato senso civico degli italiani"
Ora tutti incazzati perché non si può tornare come prima.Ma che ci si aspettava con una pandemia ancora in atto??A me vengono in mente i bambini a natale, che aspettano quel giorno per il regalo tanto atteso..poi scoprono che non c'è o è diverso da quello che si è sognato e allora si arrabbiano....
Ok.DavideBassano ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 12:23 pmLa questione è diversa .. se non apri la gente morirà di fame non del virus ...ora sappiamo come gestire la pandemiaernest ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 11:29 amBoh...fino a pochi giorni fa "bisogna chiudere tutto, #io resto a casa, gente che minacciava dal terrazzo se vedeva qualcuno per strada,tutti a lodare l'inaspettato senso civico degli italiani"
Ora tutti incazzati perché non si può tornare come prima.Ma che ci si aspettava con una pandemia ancora in atto??A me vengono in mente i bambini a natale, che aspettano quel giorno per il regalo tanto atteso..poi scoprono che non c'è o è diverso da quello che si è sognato e allora si arrabbiano....
Da metà aprile, mica tanto tempoLesmometeo ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 4:56 pmIn Germania però è quasi tutto aperto, magari fossimo messi come in Germania.
Coronavirus, il report che ha convinto Conte a frenare la fase 2: "Con riapertura totale 151mila malati in terapia intensiva"
Riaprire le scuole, al momento, "innescherebbe una nuova e rapida crescita dell'epidemia". Più precisamente: il ritorno di alunni e studenti tra i banchi "potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale".
L'allarme è stato messo nero su bianco dal Comitato tecnico scientifico sull'emergenza Covid-19: un report che ha spinto il premier Giuseppe Conte a sancire una riapertura graduale delle attività e il rinvio delle lezioni scolastiche a settembre.
Gli esperti del Comitato hanno pubblicato una tabella in cui si evidenziano i rischi collegati alla ripartenza di ogni singola attività. La situazione-limite: se tutti i comparti avessero subito via libera, senza telelavoro e con le scuole aperte, la prospettiva sarebbe la necessità di 151 mila posti di terapia intensiva già a giugno e un numero di ricoveri, a fine anno, pari a 430.866. "Lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto", avvertono i tecnici del comitato.
"La riapertura dei settori manifatturiero, edile, commercio e ristorazione - scrivono - avrebbe un impatto minimale sulla trasmissibilità dell'infezione. Tuttavia, mentre per il settore edile e manifatturiero questo scenario può considerarsi realistico, per il settore commerciale e di ristorazione un aumento di contatti in comunità è da considerarsi un'inevitabile conseguenza dell'apertura di tali settori al pubblico, e può potenzialmente innescare nuove epidemie".
Il comitato segnala, in sintesi, che "nella maggior parte degli scenari di riapertura dei soli settori professionali (a scuole chiuse) anche qualora la trasmissibilità superi la soglia epidemica, il numero atteso di terapie intensive al picco risulterebbe comunque inferiore all'attuale disponibilità di posti letto (circa 9.000)".
Maggiori pericoli, invece, arriveranno dall'apertura di negozi, bar e ristoranti. Il comitato, in questo caso, associa il livello di rischio all'uso della mascherina e di altri dispositivi di protezione.
Ipotesi numero uno: come aprire in sicurezza i negozi (misura prevista per il 18 maggio). "Se l'adozione diffusa di dispositivi di protezione individuale riducesse la trasmissibilità del 15 per cento - scrivono i tecnici - gli scenari di riapertura dei settori commerciali potrebbero permettere un contenimento riuscendo a limitare la trasmissione in comunità negli over 60 anni".
Ipotesi numero due: come aprire in sicurezza anche ristoranti e bar (misura prevista per il primo giugno): "Se l'adozione diffusa di dispositivi di protezione individuale riducesse la trasmissibilità del 25 per cento - è l'indicazione giunta dal Cts - gli scenari di riapertura del settore commerciale e di quello della ristorazione potrebbero permettere un contenimento riuscendo a limitare la trasmissione in comunità negli over 65 anni".
Sono queste le raccomandazioni che hanno spinto Conte a prolungare nei fatti il lockdown. Ma il premier non ha seguito tutte le indicazioni del comitato, che consigliava di mantenere il divieto di fare arttività motoria solo vicino alle proprie abitazioni. L'ultimo dpcm, invece, prevede la riapertura dei parchi. E nessuna limitazione è stato imposta, al momento, alla circolazione degli anziani.
https://www.repubblica.it/politica/2020 ... P1-S1.8-T1
Lesmometeo ha scritto: ↑mar apr 28, 2020 10:39 amE questo governo non sa cosa fare.... omuncoli.
In queste fasi difficili io mi astengo sempre dallo sparare sui governi perché ne capisci le difficoltà, ma questi non hanno saputo cosa fare prima e cosa fare dopo.
In Lombardia abbiamo avuto l'epicentro mondiale del covid grazie all'irresponsabilita di troppe persone che hanno sempre confuso le sale di aspetto di ospedali troppo accoglienti e disponibili come luoghi di aggregazione per ipocondriaci, e per irresponsabilità del governo che allo scoppiare dell'epidemia in Cina non ha saputo imporre che in ospedali e pronti soccorsi non si entra per sintomi influenzali ma ci si rivolge prima a strutture di base, per telefono.
Bastava poco, ora dovremmo aver imparato che dagli ospedali bisogna star lontano.
Ora la cosa da fare è 1 sola.
Senso di responsabilità totale di tutti, e riaprire ogni cosa, bastonando a sangue gli irresponsabili.
Non servono 1000 regole di cui non si capisce nulla
Lockdown completo. San marino ha più di 500 casi positivi su 33000 abitanti. La nazione al mondo con più positivi in % agli abitanti. Si trova al confine tra due province, Rimini e Pesaro, che sono stati uno dei focolai più attivi dopo quelli lombardi.
Ok.grazieAdriatico ha scritto: ↑mer apr 29, 2020 2:45 pmLockdown completo. San marino ha più di 500 casi positivi su 33000 abitanti. La nazione al mondo con più positivi in % agli abitanti. Si trova al confine tra due province, Rimini e Pesaro, che sono stati uno dei focolai più attivi dopo quelli lombardi.